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Associazione Betel Alessandria  

Chi siamo

L’Associazione BETEL è stata voluta da un gruppo di laici della Parrocchia di Sant’Alessandro per aiutare il Parroco Don Gianni Cossai nella sua opera di accoglienza e sostentamento nel periodo di forte immigrazione che si è verificato in Alessandria all’inizio degli anni novanta.

 

Gli obiettivi più significativi stabiliti erano i seguenti:

aiutare concretamente il parroco nell’accoglienza; operare un servizio rivolto agli anziani, integrare il gruppo dei giovani con un certo numero di volontari adulti per sperimentare attività di servizio; creare un centro di accoglienza con uno sportello di distribuzione generi di prima necessità ed intervenire economicamente per particolari necessità: acquisto biglietti viaggio, ospitalità per qualche notte in alberghi convenzionati, pranzi e cene...; progetto ”nonnità” per salvaguardare il nucleo familiare...

 

Il 15 marzo 1993 presso il notaio Busso è stata costituita formalmente l’Associazione Betel con atto notarile n. 625 e relativo statuto. I soci fondatori e firmatari erano 21; all’unanimità eleggono quali componenti il Consiglio Direttivo:

 

In pratica l’Associazione si è incanalata su tre filoni:

- centro accoglienza e distribuzione generi di prima necessità;

- reperimento e distribuzione mobili usati;

- reperimento e distribuzione vestiario.

 

Durante la disastrosa alluvione del 1994 la Betel si è prodigata, nell’assistenza alle famiglie alluvionate, con un metodo tutto proprio denominato “porta a porta” che in pratica aveva la prerogativa di avvicinare famiglia per famiglia, recepire le loro richieste e provvedere di conseguenza, attingendo dal centro di raccolta istituito presso la chiesetta ex deposito tabacchi (via Rattazzi) - al quale pervenivano aiuti da tutte le parti - e gestito dalla Parrocchia di S. Alessandro, coadiuvata dalla Croce Rossa. Il sistema adottato ha impedito, anche, che avvenissero speculazioni a scapito della povera gente.

Dopo l’alluvione il numero dei soci è andato sempre più diminuendo, malgrado gli inviti sempre puntuali e solleciti a partecipare agli incontri e alle assemblee dell’Associazione. Ne è conseguita una minore possibilità di reperire fondi e di potenziare l’attività.

Nel frattempo era nata una collaborazione con gli Assistenti Volontari che già operavano presso gli Istituti Penitenziari di Alessandria e più precisamente con Giovanni Mandrino, per dare ospitalità a detenuti in permesso.

 

Per cause logistiche il 21 febbraio 1997 la sede legale dell’Associazione è stata trasferita da Sant’Alessandro in via Verdi, 15, dove già operava un gruppo di appassionati di fotografia che contribuiva alle spese di gestione. In questa sede si è tenuta, per un certo periodo, una mostra permanente di opere realizzate dai detenuti e gestita direttamente da uno di loro.

A causa dell’aumento delle spese di gestione e per defezione del gruppo fotografico, il 20 aprile 1999 la sede legale è stata nuovamente trasferita in via Alessandro III, presso i locali della Parrocchia.

 

Agli inizi del 1996 c’è stato il trasferimento in via Mazzini da Sant’Alessandro, dell’attività del magazzino vestiario, per mancanza di spazio, nonché di personale.

Da questo momento in poi Betel si è indirizzata principalmente verso le problematiche del mondo carcerario; all’uopo, il 21 febbraio 1997, è stato modificato lo statuto al fine di estendere l’attività dell’Associazione anche a favore dei detenuti.

Nell’assemblea del 3 giugno 2002 (presso “Casa Sappa”) è stato nominato all’unanimità Presidente Francesco Bombonato; tesoriere viene eletto Pierluigi Spinolo: le altre cariche sono rimaste pressochè invariate.

 

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